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Com'è ovvio le sculture si ispiravano alla vita dell'epoca scomparsa in cui erano state concepite, e riassumevano un'ampia porzione della sua storia. È quest'anormale preoccupazione storica della razza primigenia – una circostanza che, per pura coincidenza, ha agito miracolosamente in nostro favore - ad aver reso possibile la scoperta di tante informazioni, e ad averci indotti ad anteporre la riproduzione delle sculture a qualsiasi altro obbiettivo. In alcune stanze l'ordinamento prevalente era alterato dalla presenza di mappe, carte astronomiche e altri diagrammi scientifici ingigantiti. In essi trovammo una semplice e terribile conferma delle informazioni che avevamo già tratto dalle strisce e dai rilievi. Nell'esporre ciò che tutto questo ci ha svelato, spero di non suscitare nel mio uditorio una curiosità più grande della necessaria cautela. Sarebbe tragico se qualcuno dovesse essere attratto verso quel regno della morte e dell'orrore dalle parole che scrivo per mettere in guardia la nostra razza. […]
Ovviamente le parti più antiche della grande saga scultorea (quelle che rappresentavano la vita pre-terrestre degli esseri dalla testa a forma di stella, e che erano ambientate su altri pianeti, in altre galassie o altri universi) possono essere lette come la loro fantastica mitologia; eppure anche le sculture più antiche contenevano disegni e diagrammi straordinariamente vicini alle ultime scoperte della matematica e dell'astrofisica. Non so cosa pensare: altri giudicheranno dopo aver visto le fotografie che pubblicherò.1
Gli estratti che seguono sono tratti dal resoconto di una spedizione illithid mandata in una città aboleth per scopi esplorativi, nel mondo primevo di Oerth.
Primo Giorno
A lungo abbiamo cercato di imparare il più possibile su quelle bizzarre e aliene creature note come aboleth, che sono sia nostri alleati sia nostri nemici, a seconda di cosa dettino le circostanze. Per questa ragione, io, Bleckethel–Middenvulp, Esperto di Cultura e di Storia Mostruosa della Città dei Circoli, ho condotto questa spedizione nel Mare Senza Sole per esplorare le rovine di una città aboleth e per trovare tutta la conoscenza che era possibile trovarvi.
Come razza, gli illithid credono che i poteri e le debolezze dei loro nemici servano per vincere le battaglie. Man mano che impariamo le origini, i poteri e le debolezze degli aboleth, possiamo apprendere anche i metodi per contrastarli e sconfiggerli, usando appieno i doni di cui siamo stati investiti da Ilsensine.
Ottavo Giorno
Abbiamo oltrepassato i corpi di numerosi aboleth e dei loro schiavi, preservati dal sale, che ci hanno permesso di intraprendere un’investigazione anatomica sulle loro funzioni e sul loro modo di vivere. Molto di ciò che già conosciamo sugli aboleth è stato confermato da quello che abbiamo scoperto qui. Gli aboleth sono creature orribili e ambiziose molto più adatte all’acqua che alla terra. Essi sono onnivori, capaci di nutrirsi di ogni tipo di organismo vivente, anche se generalmente si tengono in vita con alghe, plancton, e altri microorganismi che si trovano nell’acqua.
Gli aboleth hanno una pelle molto liscia e sinuosa, dato che rimane sempre idratata. Se un aboleth rimane per troppo tempo fuori dall’acqua, la pelle incomincia ad asciugarsi e a screpolarsi, causando al suddetto un estremo dolore. Possono respirare l’aria così come l’acqua, ma generalmente si trovano maggiormente a loro agio sott'acqua, dato che qui possono muoversi e combattere più efficacemente. Gli aboleth sono asessuati, si riproducono approssimativamente ogni cinque anni e si prendono cura delle loro uova fino a quando non si schiudono, dopo cinque anni. Gli aboleth appena nati hanno bisogno di dieci anni di tempo per maturare, e fino a quel momento rimangono con il genitore. In seguito se ne vanno per i fatti propri o si uniscono alla comunità della loro razza.
Tredicesimo Giorno
Ulteriori scoperte sono state fatte, dalle nostre investigazioni sulle biblioteche degli aboleth, le quali contengono grandi conoscenze sulla loro anatomia. Abbiamo scoperto che i poteri degli aboleth sono molti, e sono estremamente pericolosi da affrontare in battaglia, anche per quelli di noi che sono il culmine dello sviluppo mortale e dell’intelligenza. Sono abili a lanciare illusioni di un realismo sbalorditivo, con le quali intrappolano le incaute prede. Queste illusioni hanno una strana veridicità per coloro che vengono così incantati, dato che gli aboleth usano i loro poteri psionici per leggere la mente delle loro prede prima di lanciare le illusioni.
Gli aboleth hanno anche la capacità mentale di dominare mentalmente e schiavizzare le loro vittime, se questi sfortunati giungono troppo vicini. Non possono essere usati in combattimento dall’aboleth che li cattura, ma lo serviranno in qualsiasi modo venga comandato. Questo “charme” può essere spezzato con la magia o uccidendo l’aboleth che dominava la creatura.
Fuggire dal controllo di un aboleth è una cosa, ma scappare dall’asservimento è un altro discorso. L’aboleth è abile ad alterare la fisiologia della propria vittima per assicurarsi che non possa scappare e che sia dipendente dal padrone per la sopravvivenza. Gli aboleth toccano tutti i nuovi schiavi con i loro tentacoli, che trasformano le loro pelli in chiare e grottesche membrane. Questa sarebbe una visione snervante per i più, specialmente per le vittime stesse, dato che gli organi interni e lo scheletro della persona diventano abbastanza visibili. Questo si adatta bene al sadismo dell’aboleth, e inoltre terrorizza le vittime. La membrana, in ogni caso, deve essere mantenuta umida con l’acqua, o la pelle della vittima incomincerà ad asciugarsi e a screpolarsi. Le vittime che sfuggono all’asservimento dell’aboleth scopriranno che tornare indietro sulla terraferma sarà molto difficile.
Gli aboleth secernono un muco che causa agli schiavi la perdita della capacità di respirare aria, ma concede loro il potere di respirare acqua. Le vittime sono così doppiamente intrappolate: non solo sono incapaci di lasciare le acque in cui sono tenute prigioniere, ma non possono neanche respirare l‘aria, che una volta era la loro fonte di vita. Queste capacità colpiscono non solo il bestiame del Mondo di Superficie, ma anche drow, derro, e persino noi illithid. Sono disgustato a dirlo. Noi abbiamo poca solidarietà per le nostre prede, ma persino io sento un po’ di shock e disgusto per il modo in cui gli aboleth mantengono le loro vittime asservite.
Gli aboleth, in generale, non possiedono l’intelligenza grezza con cui la Riverita Ilsensine ci ha benedetti, ma i loro fenomenali depositi di conoscenza vengono dai loro stessi talenti mentali unici. In aggiunta a poteri psionici simili ai nostri, possiedono la capacità di assorbire la conoscenza da tutte le creature che consumano, e tramandare la loro conoscenza alla prole. Così, il sapere complessivo della specie viene incrementato con il passare dei secoli.
Ventitreesimo Giorno
La cultura quotidiana degli aboleth, a giudicare dall’architettura e dalla disposizione, è veramente uno spettacolo per l’osservatore. Non ci sono scale o passerelle di cui parlare, è tutto costituito da tunnel, pendii e polle attraverso cui nuotano gli aboleth. Sono sia larghe sia profonde, per permettere il passaggio degli aboleth e dei loro schiavi. Ci sono alcune delle cose che ci aspettavamo, come cucine, dormitori e così via, ma sono molto rari.
Grandi stanze a forma di capsula sono costruite per il riposo di singoli aboleth; queste consistono solitamente in una bolla di muco e melma sopra cui dorme l’aboleth, e letti di erbacce e alghe per gli schiavi. Gli schiavi possono nutrirsi e bere da soli con cibo e acqua che arrivano da tubi speciali che conducono nelle stanze in cui rimangono con i padroni. Gli aboleth non vivono in strutture familiari, preferite dalle razze-bestiame come i drow e ogni razza del Mondo di Superficie. Ci sono solo aboleth adulti solitari, e i loro seguiti di schiavi e giovani.
Le cucine sono situate vicino alle entrate delle città aboleth, e qui le prede sono tagliate e macellate prima di esser messe nei tubi dell’alimentazione usati dagli schiavi. Gli aboleth stessi consumano i loro pasti nelle cucine, di solito divorando la preda per intero. Non ci sono sprechi né accumuli di rifiuti, dato che il potente sistema digestivo degli aboleth può distruggere anche le ossa più dure. È da notare che non vi è la necessità di acque di rifiuto o luoghi per l’eliminazione dei rifiuti, poiché l’aboleth consumerà gli escrementi dei propri schiavi e li userà per i propri scopi riproduttivi.
Gli aboleth sembrano avere poche attività sociali o altre distrazioni, dato che le uniche stanze nelle citta-aboleth|loro città, oltre le vaste biblioteche, sono le succitate camere da letto e le aree per mangiare. Le loro città sono miracoli di architettura: complessi, intrecciati labirinti di tunnel, gallerie e alcove scavati nelle enormi basi di corallo sottomarine e nelle formazioni rocciose. Perfettamente simmetriche, le città appaiono come cupole ovali con le torri sormontate da sfere e cubi sporgenti da ogni angolo immaginabile. Giudicando in base a quello che ho imparato riguardo alla percezione umana mangiando i cervelli dei folli esploratori provenienti dal Mondo di Superficie, senza dubbio queste città sarebbero considerate aliene e bizzarre da molti umanoidi. Dalla riva, le città appaiono formazioni luminose sotto le scure, tranquille acque, senza che nessuna increspatura permetta di identificare gli orribili residenti, semplici ombre fugaci e sentimenti di terrore, palpabili anche da un essere completamente razionale come me.
Quarantaquattresimo Giorno
Tre settimane di estenuanti ricerche nelle grandiose e impressionanti biblioteche degli aboleth hanno instillato in me e nei membri della mia spedizione un maggiore rispetto per queste creature. Le biblioteche sono stanze all’interno dei complessi che offrono poco oltre a un singolo grande cristallo che può comunicare con esseri con sufficiente intelligenza. Creati dagli aboleth con i loro poteri illusionistici e psionici, questi cristalli memorizzano il sapere e la storia degli aboleth. La loro storia e la loro visone del mondo ci portano a osservazioni assolutamente affascinanti.
Gli aboleth sono, allo stesso tempo, complicati e semplici. Hanno la capacità di memorizzare enormi conoscenze, come precedentemente detto, ma hanno una mentalità e un sistema di credenze che si potrebbe paragonare a quello di un branco di pesci. Anche se diabolicamente astuti e calcolatori, essi spesso schiavizzano e dominano altre creature semplicemente per odio e malvagità. Sono il prodotto di una storia di accoppiamenti rivoltante e di lignaggio corrotto, tuttavia sono stati benedetti con grandi poteri. Sono orgogliosi del loro sapere e dei segreti che conoscono, anche se ciò porta poca gioia nelle loro miserabili vite.
La storia degli aboleth comincia millenni addietro, prima del sorgere di molte delle moderne razze. Il demone conosciuto come Juiblex, il Principe Senza Volto, e la sua misteriosa sorella, conosciuta solamente come Regina del Sangue, erano stati deposti nei tempi oscuri subito dopo che l’oscuro dio conosciuto dagli umani come il Temibile Tharizdun era stato incarcerato da tutti gli altri esseri divini, inclusa la nostra Riverita Ilsensine.
Essi erano fratelli, ma furono divisi in allineamenti differenti: Juiblex tendeva al Caos, mentre la Regina del Sangue alla Legge. Nonostante la differenza, o forse a causa di ciò, o forse nonostante i loro rapporti comuni, essi giacquero l’una con l’altro, creando molte uova e mostri orribili. Questi mostri, a loro volta, si unirono tra loro, incrociando ulteriormente i loro poteri, il loro aspetto, e le loro mentalità.
Noi, che siamo gli esseri intelligenti supremi del mondo, conosciamo le conseguenze di accoppiamenti su scala massiccia. Ma tali effetti non sembravano infastidire né le creature che sarebbero diventate gli aboleth né i loro disgustosi genitori; fu così che, alla fine, gli aboleth svilupparono una combinazione incrociata delle abilità dei loro genitori, così come una bizzarra mentalità frammentata. Dai loro ripugnanti padri deriva il potere del muco e l’abilità di mutare la pelle delle loro vittime e dei loro schiavi. Dalla loro perfida e ingannevole madre derivano i poteri d’illusione, di asservimento e d’inganno. Hanno ereditato dal padre il loro maligno, immotivato e istintivo odio per la vita, e la loro organizzazione sociale primitiva, la quale non ha capi e vede gli aboleth interagire soltanto per scopi reciproci, allo stesso modo di un branco di pesci senza cervello. Dalla madre hanno ereditato l’astuzia e i metodi ingannevoli, e la tendenza alla Legge piuttosto che al Caos. Dal padre hanno ereditato origini contorte, dalla madre furono esposti a segreti che poche menti mortali potrebbero avere la speranza di capire senza impazzire, bloccando ulteriormente la loro mentalità; ovviamente, noi illithid siamo tra coloro che sono in grado di padroneggiare persino quelle informazioni proibite.
Ho trovato molto curioso che queste pratiche riproduttive, che potevano creare esseri così pericolosi, siano degradate al punto dal farli diventare creature asessuate. Provo ammirazione e repulsione allo stesso tempo per gli aboleth, e questa non è soltanto la mia opinione. Nei secoli passati, queste creature si sono scontrate con noi, con i drow, con i kuo–toa, con le razze-bestiame del Mondo di Superficie e con le altre razze di Oerth. Le altre razze e i loro dèi detestano per le loro origini degradate e ciò, livello primitivo ed emozionale dà agli aboleth qualche sorta di giustificazione per l'odio che provano.
Posso dire che la mia spedizione sia stata molto fruttuosa, anche se abbiamo perso un certo numero di schiavi e bestiame esplorando la città degli aboleth. Ciò è comprensibile ed era stato previsto; sono sostituibili e poco più che foraggio per noi. È forse un po’ ironico che gli aboleth ci considerino come foraggio alla stessa stregua degli umani e dell’altro bestiame; è questa è, effettivamente, anche la nostra mentalità. Tuttavia posso essere orgoglioso delle nostre decorose origini, dei nostri maggiori poteri mentali e del nostro trionfo della ragione sull’emozione.
Fedelmente vostro,
Bleckethel-Middenvulp, Esperto di Cultura e di Storia Mostruosa della Città dei Circoli
(Traduzione dell’articolo “A Dissertation on the Nature of the Aboleth” pubblicato su Canonfire.
Autore: CruelSummerLord
Traduzione: Nihilum
Revisione: Erica Dees Faverio Margoni)
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