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di Azalin Rex
Dai Diari di Azalin il Necromante
"Il pirata aveva parlato di problemi sull'isola, ma di certo non mi aspettavo problemi di questa portata.
I saguagin sembravano piuttosto resistenti agli incantesimi, ed anche gli elementali da me evocati potevano poco contro quella moltitudine di creature…
Iniziai quindi a rialzare i caduti, affinchè aiutassero nella lotta.
Non so quando accadde, so solo quando me ne accorsi:
mi ero allontanato un attimo dal centro del combattimento per recuperare l'energia necessaria a proseguire la lotta.
Raccolto in meditazione, il mondo esterno sembrava ovattato e lontano.
Finalmente mi sentii pronto, ed avanzando verso il combattimento che ancora infuriava pronunziai una formula.
Potete immaginare il mio disappunto nel sentire la mia voce differente dal solito.
Mi osservai le mani, le braccia.. e toccai il mio petto, per sicurezza.
Qualche arcano rituale mi aveva trasformato in una donna.
Superato l'attimo di sorpresa, ripresi il combattimento, rimandando a più tardi ogni considerazione sull'avvenimento.
Terminate che furono le schermaglie, ebbi modo di pensare a cosa fosse accaduto, e l'unica spiegazione logica è quella che poi fu confermata anche dal pirata che ci ha inagaggiati per il lavoro: qualche rituale di una sacerdotessa o sacerdote saguagin ha variato il mio corpo.
E' un'ulteriore prova dell'illusorietà di questa vita, dove persino il corpo di una persona può essere mutato.
L'unico mio cruccio è: riusciranno queste mani delicate a sopportare il lavoro nel mortuorio?
Altri come me hanno subìto la stessa sorte, alcuni si disperano, altri ne gioiscono; immagino per i sensates sia un'occasione unica…
In ogni caso, non sarà una cosa così da poco a sconvolgermi, la Vera Morte è tutto ciò che conta per me, e se per giungervi devo passare attraverso quest'esperienza, allora sia."
PS: *Azalin è sicuro di non contagiare nessuno*
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