Storia
Premessa: gli gnomi e la storia
Gli gnomi hanno una parabola sulla storia che viene spesso ripetuta tra i loro sapienti; ciò avviene soprattutto quando uno straniero vuole sapere qualcosa sull'età delle loro città e delle loro tradizioni. [1]
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Se un sasso cade in uno stagno, c'è uno spruzzo a contatto con l'acqua e le onde si propagano in tutte le direzioni. Il sasso cade a fondo e scompare, ma si vedono ancora le onde create dal suo impatto. Quando le onde si sono smorzate, chi può dire se sia veramente caduto un sasso nello stagno?
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La tipica risposta a questo quesito filosofico è:
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Nessuno, tranne il sasso stesso, nascosto e dimenticato nelle acque profonde
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A parte la divertente (per uno gnomo) confusione che questa risposta genera nell'interlocutore, la parabola riassume il punto di vista degli gnomi sulla storia. Solo perché qualcosa è stato dimenticato, non vuol dire che non sia mai esistito. Il concetto di tenere archivi storici e di preservare le loro memorie per i posteri è un concetto bizzarro per gli studiosi e gli inventori gnomeschi, poiché fin dalla più giovane età imparano che nulla è permanente, tranne il passare del tempo, anche se alcuni gnomi maghi sono impegnati persino su quel fronte. [1]
Gli gnomi sono archivisti rigorosi, ma conservano registri scritti per usarli come riscontri oggettivi quando servono e non per il desiderio di conservare le loro gesta affinché siano glorificate dai posteri. Invece di guardare indietro, si focalizzano sul presente con lo sguardo rivolto al futuro. Gli gnomi pianificano e non conservano, fanno esperienza e non ricordano. Perciò, la storia della loro razza è considerata qualcosa che va oltre la loro comprensione ed esperienza, utile ma difficile da usare in pratica. Seppure le loro testimonianze scritte risalgano alla notte dei tempi, pochi gnomi dubitano che la storia possa estendersi più in là di quello che qualcuno si è degnato di scrivere. Gli gnomi non sono affatto sorpresi se qualcuno scopre antichi reperti della loro razza; viceversa, si stupiscono che qualcuno li abbia innanzitutto cercati e desideri poi risalire con esattezza alla loro epoca di origine. [1]
Per questo, si sa ben poco della storia antica degli gnomi, a parte i loro stessi miti. I popoli dei nani, degli elfi e degli umani hanno dato vita a vasti imperi e combattono grandi guerre con legioni di soldati coperti di acciaio e terribili magie capaci di devastare la terra, ma gli gnomi non hanno mai fatto niente del genere, né mai si sono radunati in un'unica regione nativa o si sono combattuti fra loro, come fecero invece gli halfling di Luiren, sul mondo materiale di Abeir-Toril. La storia razziale degli gnomi non è un arazzo vasto e maestoso, ma piuttosto è composta da cento fili intessuti un po' qui e un po' là nell'arazzo che è il multiverso, nessuno dei quali tocca mai l'altro. È la storia di centinaia di villaggi separati e nascosti, di clan e di dimore individuali, pochi dei quali furono mai coinvolti nei grandi e tragici eventi delle terre in cui giacciono nascosti. [2]
Gli gnomi sono conosciuti talvolta come il Popolo Dimenticato e questa è una descrizione che calza a pennello. Pochi gnomi hanno mai onorato (o tormentato) i pensieri e le preoccupazioni dei potenti, e — come accennato — persino gli gnomi stessi sanno ben poco di quello che è successo al loro popolo nei secoli passati. Sono certi di vivere nel multiverso da moltissimo tempo, dimorando in posti segreti e insediamenti nascosti, cosa che si aspettano di fare anche nei tempi a venire. [2]
Origini mitologiche degli gnomi
Gli gnomi hanno la peculiarità di non possedere un mito della creazione sulla loro origine come razza, aspetto che tuttavia risulta coerente con la loro visione della vita come un infinito senza inizio e senza fine. Le domande poste a Garl su questo tema non hanno mai portato a nulla, sebbene il Burlone sia piuttosto famoso per l'ambiguità delle risposte date su qualsiasi argomento. [1]
Dato che, tuttavia, gli gnomi non hanno mai costituito una cultura strettamente unitaria, vi sono — specie sui pianeti del Primario — comunità gnomesche che si tramandano dei miti delle origini veri e propri. Esempi di questo tipo si hanno fra gli gnomi di Abeir-Toril [2] e di Krynn [3].
La Guerra dei Gemelli
La cosa degli gnomi che più si avvicina ad un mito della creazione si può ritrovare nella seguente storia che racconta l'inizio della battaglia tra Garl ed il suo gemello e opposto Gelf. Questa è una leggenda inconsueta su Garl poiché egli viene presentato come un burlone gioioso e astuto nella maggior parte dei racconti gnomeschi. [1]
Nati dalle gemme
Questo mito viene trasmesso in seno alle comunità gnomesche del continente di Faerûn, sul pianeta di Abeir-Toril. [2]
La Gemma Grigia di Gargath
Questo mito viene trasmesso in seno alle comunità gnomesche del continente di Ansalon, sul pianeta di Krynn. [3]
Leggende gnomesche
Le leggende degli gnomi sono famose per il loro spirito e la loro arguzia. Mentre le altre culture si concentrano sui racconti di forza e di valore o sulle tragedie, nelle loro leggende gli eroi degli gnomi tipicamente vincono con l'inganno o con l'astuzia. L'unica eccezione è costituita da una serie di racconti sugli "uccisori di giganti", ma anche questi mettono l'astuzia sullo stesso piano del valore marziale. Sono poche le leggende gnomesche a non avere un lieto fine, e ancora meno quelle che riguardano la morte di un eroe. Le leggende degli gnomi per lo più mettono un oggetto o un artefatto al centro della storia invece di una persona. [1]
Le leggende degli gnomi sono spesso usate come mezzo per trasmettere un insegnamento o stimolare un pensiero su un certo argomento in modo elusivo. Le leggende vengono raccontate e ripetute nelle commedie, nelle storie e nelle canzoni degli gnomi; le più conosciute hanno decine di varianti, se non addirittura centinaia. [1]
Jack l'Uccisore di Giganti
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