Introduzione
I segreti di un altro sono il frutto più dolce di tutti1
Quanto può vedere una persona in una singola vita? Quante rose può annusare, quante elegie può sentire, quante montagne può scalare, quante facce può toccare? Il multiverso invita con troppe dita – un’agonia agrodolce. Nessun essere mortale può conoscere veramente neppure una frazione dei suoi incommensurabili tesori. Ma noi nella Società delle Sensazioni abbiamo votato le nostre vite al tentativo. E desideriamo riempire altri tanto quanto le loro forme tremanti possono contenere.
Noi raccogliamo memorie qui, nella Sala delle Feste. Le compriamo dai cittadini di Sigil, dalle genti di cento strani mondi, dal flusso infinito di viaggiatori planari che passano attraverso la nostra città fra un'impresa e l'altra. Immagazziniamo i ricordi in pietre registratrici incantate, così che noi – e chiunque lo desideri – possa conoscere esperienze di cui non ha mai sognato possibile l’uguale.
Io lavoro nei nostri Sensorium della Sala delle Feste, guidando i curiosi alle sensazioni che cercano, a una dei milioni di pietre registratrici che contengono le esperienze accumulate dei Piani. Quelle pietre semipreziose non sono diverse dai mimir. Ma laddove quei teschi magici semplicemente immagazzinano e buttano fuori conoscenza fattuale, una persona che tenga in mano una pietra registratrice sente il suo corpo crescere con la piena sensazione di un’esperienza, la completa padronanza di una memoria, esattamente come se fosse scagliata nella realtà che vortica all’interno della pietra. Con una pietra registratrice puoi percepire le pungenti burrasche di Carceri mentre ti scorticano la pelle della faccia, sentirti annegare dolcemente nel mare argenteo alla base del Monte Celestia – e deliziarti nei segreti peccati di tutti coloro che hanno barattato i loro ricordi con oro.
Quello è il mio piacere più grande. Trascorro ogni mio momento libero nei Sensorium, assorbendo le vite di umani, tiefling, deva, immondi – chiunque e qualsiasi cosa abbia mai rivelato un pezzo di sé a una pietra registratrice. Non sono in grado di contare quante volte io sia tornato; tuttavia, le memorie giacciono ancora dormienti nelle pietre, così abbondanti che mi viene da piangere al pensiero di non essere in grado di provarle tutte. Se potessi, le porterei via di nascosto nelle loro scatole, le trafugherei nella mia casa vuota, così da poterle provare a piacimento. Ma gli incantesimi svaniscono se le pietre vengono prese dalla Sala delle Feste, le memorie fuggono dai registratori come colombe da una gabbia lasciata aperta.
Così, i Sensorium sono diventati il mio mondo, il mio tutto, un museo silenzioso in cui coloro che sono stati dimenticati vivono di nuovo in me. Gratto via il muschio dai loro busti di marmo bianco, esponendo i loro trionfi e le loro dolori, il loro orgoglio e la loro vergogna. Banchetto su ciò che avrebbero tenuto nascosto, prendendo parte ai loro segreti come se stessi mettendo a nudo pagine illecite di diari rubati. È molto più inebriante dell’idromele di diamante di Arborea e infinitamente più appagante. C’è sempre un nuovo monumento da scoprire, un altro ricordo da ingerire e ognuno è dolce come se fosse l’ultimo.
Qui, nel ventre della Sala delle Feste, io conduco un migliaio di vite oltre alla mia. La fantastica città oltre queste mura contiene sicuramente molte ricchezze, ma le sue sensazioni sono avvelenate dal pericolo e gli abitanti della cosiddetta Gabbia sono troppo ansiosi di dare agli altri l’esperienza finale. Ma qui io mi delizio anche nei loro segreti e non ho bisogno di rivelare nulla di me stesso né di correre dei rischi. Scelgo quali spiriti liberare dai registratori. Decido quale vivrà per pochi, preziosi momenti nella mia mente e quale rimarrà sepolto in una piccola scatola in mezzo a una montagna di scatole.
Forse, un giorno, anch’io venderò le mie memorie, le mie esperienze, alla Sala delle Feste. Forse, un giorno, altri giungeranno al Sensorium, prenderanno la mia pietra registratrice e sapranno cosa significhi essere me. Forse, un giorno, qualcun altro saprà più di me di quanto sappia di se stesso, come faccio io con coloro che adesso sono contenuti in queste pietre.
Per ora, tuttavia, mi accontento di restare nel mio sgargiante museo, il curatore di questa casa di segreti, una spugna in un mare di facce. [1]
Il Sensorium
Il Sensorium è un edificio particolare collegato alla Sala delle Feste, dove i visitatori possono registrare o sperimentare un evento speciale o delle sensazioni, come il nome stesso lascia intendere. La Sala delle Feste è munita di due sale Sensorium, una riservata ai soli Sensisti e l’altra aperta al pubblico, dove tutti possono registrare liberamente delle Pietre Sensoriali.
La sala riservata ai Sensisti
Fortunatamente, gli stessi Sensisti sono ben concordi a condividere le loro sensazioni con il resto del pubblico, pertanto nell’area a loro riservata è permesso condividere tali sensazioni tramite le Pietre. Le esperienze registrate nel Sensorium sensista sono spesso molto dettagliate, narrano di eventi grandiosi, particolari ed a volte bizzarri, in certi casi ricollegabili ai ricordi registrati da altri membri della Fazione. La politica della factol Erin Darkflame Montgomery spinge i Sensisti più capaci a raccogliere le sensazioni mancanti necessarie all’arricchimento del Sensorium stesso. Ella, inoltre, obbliga tutti i Sensisti a registrare qualsiasi sensazione degna di essere sperimentata, affinché anche gli altri interessati possano condividere tali esperienze. In tal modo, i Sensisti più intraprendenti possono avanzare di gerarchia all’interno della Società delle Sensazioni. L’uso del Sensorium è gratuito per gli appartenenti alla Fazione.
La sala aperta al pubblico
Il Sensorium pubblico, invece, vive di regole differenti. È un luogo letteralmente gremito di interessati, aperto 24 ore al giorno. Più di 200 stanze solo disponibili su ciascuno dei 20 e oltre piani di cui consiste la struttura nella Sala delle Feste. Molte di queste sono stanzette che contengono una Pietra della durata fra 5 e 20 minuti, al costo di circa 10 Grane. Per una doppia esperienza, aperta a due persone nello stesso tempo e per la durata di 30 minuti, costa 20 Grane per partecipante. Per i Primaclasse dalle ampie disponibilità o per i gruppi di interessati, esistono stanze di lusso dal costo di 100 Grane per partecipante, della durata di ben 4 ore, le quali devono essere prenotate in anticipo di almeno una settimana.
Spesso gruppi di avventurieri registrano le loro esperienze al Sensorium pubblico e le rivivono come sessioni di allenamento, soprattutto se l’avventura si è conclusa con un fallimento. Alcuni gruppi arrivano a richiedere tali stanze per prepararsi a spedizioni che li porteranno in ambienti ostili simili, con lo scopo di imparare ad affrontare al meglio le evenienze del caso.
Per approfondire: Sensorium pubblico
Nella sezione che segue sono raccolte molte pietre sensoriali con le esperienze più diverse, registrate da vari tagliacci in giro per i Piani.
NOTA
Questa pagina appartiene all'Area Pubblica di Planescape.it: chiunque, anche non iscritto al sito, può registrare le proprie pietre sensoriali, se lo desidera.
Creazione ed utilizzo delle Pietre Sensoriali
Registrare su una Pietra Sensoriale
Indipendentemente dal Sensorium scelto, la procedura di registrazione delle Pietre è identica. I Sensisti hanno una collezione spaventosa di sensazioni, esperienze e ricordi a portata di mano; ciononostante sono disposti a pagare fino a 500 Grane per qualunque cosa che non sia già presente nel loro catalogo (in particolar modo qualsiasi esperienza che possa essere adoperata come strumento contro il Duca Rowan Darkwood o gli altri Predestinati). Un tagliaccio che è certo di possedere qualcosa degno di essere condiviso, può entrare nel Sensorium pubblico e informarsi all’accettazione. Se è fortunato, sarà condotto a in una stanza al secondo piano per fare una registrazione dettagliata su una Pietra vuota. Il procedimento dura approssimativamente un’ora, anche se esperienze molto lunghe e complesse possono richiedere fino ad un intero giorno per la registrazione. Un Sensista rimane a disposizione, facendo domande mirate a cogliere le sfumature dell’esperienza, in modo da massimizzare empaticamente la registrazione.
Utilizzare una Pietra Sensoriale
Dopo aver richiesto una particolare sensazione o esperienza da vivere, l'individuo o il gruppo interessato entra in uno dei due Sensorium. Il cliente focalizza i suoi pensieri mentre è collegato alla Pietra, una piccola sfera rotonda fatta di diversi materiali — preziosi e non — che contiene l’essenza dell’esperienza stessa. La Sala delle Feste possiede milioni di pietre registrate; se queste dovessero lasciare l’edificio, tornerebbero ad essere dei semplici involucri vuoti. Un Sensista rimane col cliente per aiutarlo a concentrarsi, mentre lentamente la magia della pietra si libera; normalmente, al primo approccio può succedere che il registrante rimanga scosso dall’esperienza. La stanza perde rapidamente il suo attaccamento alla realtà, assumendo le forme del ricordo registrato dal cliente, il quale viene inghiottito dalla sensazione stessa affinché possa riviverla come fosse reale. I clienti più esperti sono in grado di regolarsi sull’uso e la frequenza delle Pietre, ma normalmente i Sensisti consigliano l’uso al massimo di tre pietre al giorno.
(IMPORTANTE! POLICY: Gran parte del testo è liberamente tratto e in parte adattato dalle fonti citate e comunque dalle pubblicazioni Dungeons & Dragons della TSR e della Wizards of the Coast, nonchè dalle traduzioni ufficiali della 25 Edition, oltre ad altre fonti come le pubblicazioni della PAIZO Publishing per Pathfinder, che mantengono i diritti, intellettuali e non, sull'ambientazione e i suoi elementi. Allo stesso modo tutte le immagini sono coperte da copyright e vengono presentate senza alcuno scopo di lucro, corredate di autore e proprietario, e pertanto non sono riproducibili o utilizzabili in nessun ambito commerciale.)