I rakshasa sono nati sul Piano Materiale, ma non vi appartengono. Possiedono i poteri e le forme degli Immondi ma i loro destini sono inesorabilmente legati al mondo mortale, ed è lì che vogliono regnare.
Descrizione
Il rakshasa è uno spirito maligno che si traveste da creatura umanoide così da poter seguire la sua preda in incognito.
Personificazione dei tabù della maggioranza delle società e capace di assumere l’aspetto di quelli che cerca di corrompere, un rakshasa compie moltissime azioni orribili. Se fossero umani, la loro blasfemia, il cannibalismo e gli atti ancora peggiori che compiono li marchierebbero come criminali meritevoli del più crudele degli inferni.
I rakshasa disprezzano le religioni; riconoscono il potere degli dèi, ma si vedono come i soli esseri degni di venerazione da parte delle razze mortali. I chierici rakshasa sono quindi piuttosto rari. Sebbene i rakshasa siano esterni, sono anche creature del Piano Materiale, e alcuni credono che i primi rakshasa scelsero questo esilio al posto di qualche altro ruolo offertogli da un dio da tempo dimenticato. Anche se in genere sono solitari, non è raro trovare grandi famiglie di rakshasa che lavorano insieme per provocare la caduta di una civiltà mortale dall’interno, attraverso il succedersi di molte generazioni.
Un rakshasa è alto 1,8 metri e pesa 90 kg.
La pelle di un rakshasa è incredibilmente resistente al danno fisico, essendo in grado di ignorare o ridimensionare notevolmente gli attacchi della maggior parte delle armi. Le armi sacre in grado di perforare la loro pelle, però, possono raggiungere i punti vitali di un rakshasa e infliggere danni significativi. Di conseguenza, nelle regioni dove la loro specie è ben nota, i rakshasa si danno un gran daffare a cammuffarsi con la magia quando si trovano tra i nemici. I rakshasa sono maghi potenti e, anche se dispezzano la lotta fisica considerandola ignobile, possono essere abbastanza pericolosi nei combattimenti corpo a corpo.
Sebbene vi siano molte sottorazze di rakshasa, tutti i membri di questa specie sono accomunati da tratti feroci e dalla particolare conformazione delle mani - i cui dorsi si trovano dove, negli altri umanoidi, ci sono i palmi; le mani di un rakshasa, in altre parole, sono rivolte al contrario.
Si tratta di caratteristiche che la maggior parte di essi può celare con la capacità soprannaturale di cambiare forma o per mezzo di potenti illusioni.
Tipologie di rakshasa su Golarion e nel Grande Oltre
Queste immondi su Golarion assumono un'ampia varietà di forme: si va dall'umile raktavarna al potente maragià.
Dandasuka
Maragià
Marai
Raktavarna
Tataka
Società
I rakshasa sono esseri solitari, anche se ogni tanto cooperano tra loro. Poiché i rakshasa sono esseri ambiziosi, oltre ad essere solitari e mutaforma magici, in genere detengono posizioni di rilievo in qualsiasi impresa.
I rakshasa credono che ogni creatura del multiverso abbia un ruolo, e che il successo venga dalla comprensione della posizione di ciascuno e dal lavorare per migliorarla. I rakshasa non vedono le caste come buone o malvagie, ma solo come pragmatiche. Le creature di casta più alta dovrebbero essere rispettate per il loro grande potere; quelle di caste inferiori dovrebbero essere schiacciate nel servizio volontario per ampliare i beni di quelli delle caste superiori mentre queste ultime perfezionano la ricerca di grande ricchezza e influenza.
Le sette caste
Ci sono sette caste nella società rakshasa. Dalle inferiori alle superiori, esse sono, rispettivamente: pagala (traditori), goshta (cibo), adhura (novizi), darshaka (servi), paradeshi (stirpe rakshasa), hakima (capi) e samrata (capi dei capi). Il sistema di casta dei rakshasa non include solo gli appartenenti alla società rakshasa, ma tutti gli esseri viventi (anche se solo i rakshasa possono raggiungere il rango di darshaka o superiore).
Genesi e ciclo vitale
Reincarnazioni di manipolatori, traditori e tiranni ossessionati dai piaceri terreni, i rakshasa sono la personificazione della vera natura del male materiale. Dopo una morte violenta, questi spiriti sono così legati alla decadenza mondana ed agli interessi personali, che assumono la forma che meglio riflette la meschinità della loro vita e rinascono come immondi. Perciò i saggi sono arrivati a definire questi esseri come "il male materialista".
Un rakshasa non può fecondare un'altra della sua specie, e quindi i nuovi rakshasa vengono alla luce tramite l'accoppiamento di un rakshasa e di un non-rakshasa o, raramente, di due non-rakshasa. La nascita di un rakshasa da due individui non appartenenti alla sua specie avviene di solito quando uno o entrambi i genitori hanno commesso una grande malvagità durante la gravidanza della madre, permettendo allo spirito disincarnato di un rakshasa precedentemente ucciso di reincarnarsi usurpando il corpo del piccolo non ancora nato. Raramente, queste nascite blasfeme possono affliggere anche genitori buoni e innocenti, di solito nel caso in cui siano esposti a grandi malvagità al di fuori del loro controllo. Un rakshasa raggiunge la maturità più rapidamente di un umano, e spesso diventa un adulto completo prima dei 14 anni. Nonostante questa rapida maturazione, un rakshasa può vivere per 500 anni o più prima di morire, poi il suo spirito cerca un nuovo ospite in cui rinascere, continuando l'orribile ciclo di immonda reincarnazione più e più volte.
Rakshasa immortali
I rakshasa immortali sono rakshasa ascesi oltre la mortalità: non sono più legati al ciclo della reincarnazione e della rinascita che la maggior parte di loro sopporta, e sono veramente immortali. Tali creature, alle quali sono concesse numerose vite per perfezionare la loro arte e padroneggiare la loro crudeltà, si avvicinano al potere degli déi. Tra di loro, Ravana è il più grande e antico: egli può vantare il potere di una divinità minore ed è rappresentato come un rakshasa con dieci teste.
La lista seguente include molti dei rakshasa immortali conosciuti (ma non certo tutti).
- Aksha, del Secondo Respiro
- Bundha, il Macellaio Cantante
- Caera, il Lavandaio di Sangue
- Dradjit, l'Ammazzadéi
- Hudima, l'Ammazzaparenti
- Jyotah, Colui Che Cammina Tra Gli Déi
- Kunkarna, il Combattente dei Sogni
- Mursha, il Signore delle Bestie
- Otikaya, l'Arciere dello Spirito
- Prihasta, Generale tra Paradiso e Inferno
- Ravana, il Primo e l'Ultimo
- Surpa, il Vendicatore
- Vibhishah, il Cercatore
- Zabha, il Profanatore
Rapporto con le divinità
Sebbene i rakshasa siano costretti ad ammettere che gli déi hanno poteri superiori ai loro, la maggior parte deride nel complesso il concetto di divinità. Gli déi sono tra gli esseri più potenti esistenti, certo, ma esistono troppi esempi di mortali potenti, ambiziosi o semplicemente fortunati che hanno raggiunto la divinità ai quali i rakshasa riconoscono religioso tributo. I rakshasa vedono le loro transizioni da esseri mortali a ultraterreni come marchi del loro incommensurabile potenziale e dei loro passi iniziali verso la divinità. Tuttavia, come razza, rifiutano di adorare gli dèi, anche se accolgono le alleanze con i servi di simili entità dall'impareggiabile potenza quando serve ai loro scopi.
Schede e Punteggi
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