E’ lo strato di Pandemonium più esterno e anche il più abitabile. Qui scorre lo Stige, con i suoi innumerevoli affluenti che si insinuano attraverso le pareti di roccia. Le caverne sono immense e il vento è come descritto in precedenza. La maggior parte dei nativi e anche delle divinità che risiedono a Pandemonium vivono nei tunnel di questo strato. Le grandi città e cittadelle del Piano si trovano qui a Pandesmos, così come anche i vari portali verso altri piani, spesso nascosti o invisibili, talvolta identificati da rombi di diverse colorazioni incassati nelle pareti.
Luoghi d’interesse
- Manicomio (the Madhouse): La Trista Cabala gestisce questa cittadella, che somiglia più ad un ammasso tentacolare di edifici di pietra, cresciuti tutti intorno ad una prima piccola locanda, ora diventata un labirintico complesso di saloni e ale che funge da municipio. La cittadella si è talmente espansa da occupare per intero in circonferenza le pareti del grande tunnel che la ospita. A Manicomio girano soldi, mercanzia e materie prime, ma non possiede leggi o regole che rimangano in vigore per più di un paio di giorni. Il flusso e riflusso di visitatori a volte costringe di punto in bianco una locanda a diventare magazzino o una forgia a inventarsi stalla o filatoio.
- Sala d’Inverno o Reame Nascosto (Winter's Hall): Loki l’Ingannatore, del pantheon norreno, usa parte dello strato per il suo Reame Nascosto, chiamato comunemente la Sala d’Inverno, dove sperimenta magie e ordisce i suoi malvagi complotti lontano dagli sguardi degli altri dèi nordici.
- Tuonela: E’ il reame di Tuonetar e Tuoni, le divinità finlandesi del mondo sotterraneo. E’ circondato dal fiume Manala, che confluisce poi nello Stige. Le acque del fiume Manala sono rosso cremisi, striate da correnti nere. Chi le beve o ne viene a contatto, viene privato di ogni desiderio, sia esso di combattere, di nutrirsi o anche solo di vivere, lasciandosi infine morire di inedia. Tuonela è difatti un cupo reame abitato dalle tristi figure di vivi e morti che hanno assaggiato le acque del fiume, sovrastato da una grande casa nera dove Tuonetar e Tuoni vivono, ospitando a volte anche le loro molte figlie, come Kiputytto dal Piano di Tartaro e Loviatar dalla Gehenna.
- Dimora di Anshar: Anshar, il dio babilonese del buio e della notte, un tempo era la divinità suprema dei babilonesi (e forse anche dei sumeri), prima di ritirarsi passando il potere ad Anu e a Enlil. La dimora di Anshar a Pandemonium è una grande città circondata da mura che percorrono l’intera circonferenza della sua vasta caverna, e la cittadella nel mezzo sovrasta gli edifici, giungendo con la sua altezza fino al centro della caverna.
- Dimora di Auril: Da qualche parte su Pandemonium risiede Auril.
- Gorellik è una potenza senza reame fisso, e spesso si aggira per Pandemonium.
- Rifugio di Norebo: da qualche parte su Pandemonium il dio Norebo ha il suo rifugio.
- La Fogna Oscura (Black Sewers): Qui si nasconde Raxivorth, immerso nella ricchezza e nel lusso, dopo essere fuggito dall’Abisso.
- Torri della Rovina (Towers of Ruin): E’ il reame di Talos.
- Dimora di Telchur: Nonostante il dio Telchur pare preferisca la tranquillità e il silenzio delle foreste ghiacciate, abita su Pandemonium…
- Cittadella del Caos: In un luogo segreto dello strato si apre una vasta caverna al cui centro si innalza una colonna di pietra bianca alta diversi chilometri, alla cui sommità si erge una cittadella edificata con pietre di svariati colori, di dimensioni sproporzionatamente grandi. L’intera grotta è circondata da un bozzolo di Legge allo stato puro, dentro cui è stato imprigionato Miska, generale delle forze del caos.
- Regno di A'Gallamiull: Su Pandemonium vive A'Gallamiull.
- Uchi-bi: Reame della divinità del fuoco giapponese Ho Masubi.
- Cinosura: La Cinosura è una compagnia errante di saltimbanchi e circensi, una carovana che gira per Pandesmos mettendo in scena spettacoli.
- Caverna del Sè [3]: I venti di Pandesmos hanno eroso una particolare caverna fino a rendere le sue pareti lucide come specchi. Ogni superficie riflette la luce creando migliaia di riflessi e controriflessi e rendendo assai difficoltoso muoversi al suo interno, a meno che non si eviti di usare la vista. Questa caverna ha però la peculiarità di mostrare, anche quando gli occupanti sono molti, a ciascuno SOLO il proprio riflesso, e ognuno di essi è diverso dagli altri, riflettendo un momento differente della vita di chi osserva, o un diverso tipo di emozione. Perso in tutti questi riflessi, c’è anche quello di quel preciso istante; riuscire a trovarlo e concentrarsi su di esso, si dice, permette di aumentare la coscienza di sé, delle proprie capacità e dei rapporti con gli altri. Nelle vicinanze della caverna sono state avvistate Meduse dal sangue immondo e illithid.
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