Introduzione
I non-morti sono probabilmente uno dei maggiori pericoli del multiverso. Freddi, glaciali ed implacabili, posseggono un'aura di mistero ed empietà che sgomenta i deboli di cuore, crea odio nei puri e affascina taluni malvagi. [1]
Di seguito viene presentata tutta la verità sui non-morti: le loro origini, abitudini, fisiologia e modo di pesare. Si cerca, inoltre, di accertare la natura della non-morte, presentando diverse teorie circa le energie che alimentano la non-vita. [1]
Le fonti
Per investigare alle origini della vita è necessario partire dalla morte. Familiarizzai con l'anatomia, ma questo non era ancora sufficiente; era infatti necessario che io osservassi con la massima attenzione la corruzione e il naturale disfacimento del corpo umano. Nell'educarmi, mio padre si era adoperato con il massimo impegno perché la mia mente non si lasciasse turbare dai terrori soprannaturali. Non ricordo di avere mai tremato a un racconto dell'orrore, né di avere mai temuto l'apparizione di uno spirito. Il buio non aveva alcun effetto sulla mia immaginazione, e un cimitero era per me un posto come un altro, destinato ad accogliere corpi privi di vita, un tempo sede di forza e bellezza e ora soltanto cibo per vermi. Era proprio quello il disfacimento che avevo bisogno di studiare nelle sue cause e nella sua evoluzione. Fui dunque costretto a trascorrere giorni e notti fra tombe e ossari. Lì, puntai la mia attenzione su quanto c'è di più insopportabile per la delicatezza dei sentimenti umani: vidi la bella forma dell'uomo corrompersi e degradarsi, osservai la putrefazione della morte succedere al fiorire della vita, e il verme prendere possesso delle meraviglie dell'occhio e del cervello. Il passaggio dalla vita alla morte, e dalla morte alla vita, svelò ai miei occhi fin nelle più piccole sfumature il rapporto di causa ed effetto. Finché, in mezzo a tanta oscurità, brillò in me una luce improvvisa: una luce tanto straordinaria e splendente, e tuttavia così semplice, che provai un senso di vertigine di fronte all'immensità delle prospettive che essa illuminava, rimanendo nello stesso tempo sorpreso di come, fra tanti uomini di genio che avevano diretto le loro ricerche in questo campo, a me, e a me soltanto, fosse stato dato di scoprire un segreto tanto sbalorditivo.1
Liber Mortis: "il Libro della Morte"
Le informazioni raccolte qui sono tratte dal volume intitolato Liber Mortis. Questo libro prende il nome da una serie di tomi scritti in un dialetto del Celestiale da un aasimar chierico di Pelor di nome Acrinus; egli raccolse queste informazioni da diverse altre fonti nel corso di alcuni decenni. Il titolo dell'opera di Acrinus può essere rozzamente tradotto con "Libro della Morte"; alcuni saggi sostengono che il nome attuale sia un'alterazione del titolo originale dato da Acrinus, ma questa teoria rimane inverificabile. L'autore, infatti, è morto da molto tempo ed il dialetto da lui utilizzato per redigere il Liber Mortis non è più utilizzato da alcuna creatura vivente. [1]
Maie Firvain: "Oltre la Morte"
Il tomo elfico Maie Firvain ("Oltre la Morte") fu uno dei primi trattati sulla condizione della non-morte. Alcuni saggi trovano quest'opera troppo distaccata e clinica per essere di qualche utilità, mentre altri studiosi affermano di aver tratto comunque profitto dal suo studio. [1]
Tsabal Gulstrae: "Tessitori del Vuoto Buio"
Per non essere superati dai loro odiati cugini, anche i drow studiarono questo argomento. Il loro contributo più apprezzato, Tsabal Gulstrae ("Tessitori del Vuoto Buio"), affrontò nuovi argomenti di sapienza necromantica. Il libro è una lettura fondamentale nella maggior parte delle accademie di stregoneria drow e se ne trovano delle copie anche nelle librerie di molti chierici degli elfi scuri. [1]
Thrakharaktor: "il Libro delle Anime Nere e Inquiete"
Come appropriato alla loro natura, gli studiosi nanici assunsero un approccio diretto allo studio della non-morte. Thrakharaktor ("il Libro delle Anime Nere e Inquiete") forniva molte tattiche per affrontare queste creature, e le sue lezioni sono state tramandate per generazioni tra le razze di pietra. [1]
Necronomicon: "il Libro dei Morti"
Il più noto approccio degli umani è, naturalmente, il "Libro dei Morti" (conosciuto anche come Necronomicon). Sebbene questa opera sia probabilmente la fonte più conosciuta di materiale sui non-morti, la sua veridicità è spesso messa in dubbio da chi ha studiato a fondo l'argomento. Alcuni sostengono addirittura che il libro sia un'ardita opera di disinformazione, prodotta da un necromante o da un lich che intendeva così danneggiare i suoi nemici. [1]
Origini dei non-morti
Fisiologia, sensi e propagazione dei non-morti
Psicologia e punto di vista dei non-morti
Società dei non-morti
Religione dei non-morti
Combattere i non-morti
I non-morti e i Piani
Località strettamente legate ai non-morti
Fazioni e sette legate o avverse ai non-morti
Fra le quindici fazioni di Sigil e le innumerevoli sette del Grande Anello, non mancano quelle che si interessano ai non-morti ed ai loro metodi o che li avversano a causa della propria filosofia.
La fazione dei Cinerei (The Dustmen)
Chiunque conosca anche solo vagamente la filosofia dei Cinerei non può fare a meno di associarla alla morte ed ai non-morti. I membri di questa fazione, infatti, ritengono che quella che ciascuno vive nel multiverso non sia vera Vita ma solo una scialba illusione piena di sofferenza. Tutte le creature dei piani sono accomunate dal fatto di essere irretite in questo miraggio; ciononostante, vi sono creature che sono più vicine alla liberazione di altre. Quelle più prossime a questo obiettivo sono proprio i non-morti.
La fazione dei Credenti della Fonte (The Believers of the Source)
Come i Cinerei, anche i Credenti della Fonte ritengono proprio compito ascendere verso uno stato ideale. Per loro, tuttavia, il multiverso non è soltanto una gabbia di dolore e sofferenza da abbandonare. Al contrario, credono che, se un tagliaccio saprà sfruttare le prove che la propria esistenza gli presenta, potrà ascendere verso uno stadio superiore, reincarnandosi in un corpo corrispondente al suo progresso spirituale. In quest'ottica, i non-morti senza mente non hanno rilevanza, poiché sono poco più che costrutti animati da energia negativa. I non-morti intelligenti, invece, potrebbero essere visti come "meno capaci" di ascendere rispetto ai viventi poiché la loro esistenza senza fine non può permettere loro di reincarnarsi spontaneamente in nuovi corpi. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che anche i non-morti agiscono ed esistono e dunque anche su di essi — secondo i Divini — ha effetto la stessa legge di retribuzione che vale per chiunque altro: semplicemente, gli effetti delle azioni di un non-morto dovrebbero manifestarsi nel corso della stessa esistenza in cui sono state compiute (a meno che, ovviamente, il non-morto in questione non venga distrutto). A conferma di ciò, un ulteriore elemento che permette l'inclusione dei non-morti nella filosofia dei Credenti è il fatto che molti non-viventi, con il tempo, possono potenziarsi spontaneamente, esattamente come fanno gli esseri viventi che si reincarnano con successo.
La setta dei Procrastinatori (The Prolongers)
L'obiettivo dell'informale setta dei Procrastinatori (o Prolungatori) è semplice: estendere indefinitamente la propria vita attuale assorbendo energia vitale dagli altri; in questo modo, sarebbe virtualmente possibile raggiungere l'immortalità. Se i Cinerei guardano ai non-morti come ad un modello e i Divini possono ricomprenderli nella propria visione del mondo, i Prolungatori desiderano evitare a tutti i costi di diventare non-morti. Eppure, quasi per un'ironia della sorte, i membri di questa setta sono per certi versi molto simili alle creature non-viventi: come vampiri, infatti, anch'essi vivono parassitando la forza altrui.
Creature leggendarie e personalità non-morte
Oltre alle varie divinità non-morte, vi sono altri potenti creature, nel multiverso, che possono vantare stretti legami con questa forma di esistenza. Alcune di esse sono ben note a chiunque non sia uno stordito, mentre altre sono conosciute soltanto da saggi vegliardi.
La provenienza e la natura di questi individui è davvero la più varia.
La più famosa di loro è forse la potente Vlaakith CLVII, la Regina Lich che governa la razza dei githyanki [14]. Giustamente celebre è anche un altro lich, l'enigmatico Skall: egli è il factol dei Cinerei, la più antica fazione di Sigil [2]. Appartiene ai Morti anche Zhiki D'Vorkk, uno wight che sembra essere la prova (non-)vivente della filosofia della fazione [4].
Nella lista che segue, inoltre, sono compresi un Signore dei Demoni — il famigerato Orcus [7] — e ben tre Signori di Ravenloft, il Semipiano del Terrore: si tratta, rispettivamente, di Azalin Rex, Lord Soth e Strahd von Zarovich [8].
I membri più esotici della lista sono quasi certamente quelle che furono due Vestigia: si tratta di Acererak e Tenebrous, quest'ultimo un residuo del già menzionato Orcus. Sebbene entrambe queste entità siano riuscite a riacquistare potere e a tornare nel multiverso a pieno titolo, ciò non ha comportato la dipartita di Tenebrous, che si aggira ancora come una pallida ombra del redivivo Signore dei Demoni. [3]
Merita, infine, un posto di assoluto rilievo l'Antico Male noto come Atropus: secondo la cantata, si tratterebbe del non-morto originario, nato insieme al multiverso stesso [9].
Acererak, il Divoratore
Atropus, il Mondo Nato Morto
Azalin Rex
Lord Soth
Skall, Factol dei Cinerei
Strahd von Zarovich
Szass Tam
Tenebrous, l'Ombra che Era
Vlaakith CLVII, la Regina Lich
Zhiki D'Vorkk
Specie non-morte e creature correlate
Specie e tipologie di non-morti
Creature legate ai non-morti
Atropal
Dampiro (Dhampir)
Divoratore di carcasse (Carcass eater)
Golem di terra di cimitero (Grave dirt golem)
Golem di pietra tombale (Tombstone golem)
Larva crudele (Dire maggot)
Memelith
Senzamorte (Deathless)
Spaventapasseri (Scarecrow)
Toccato dalla morte (Deathtouched)
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