Magnum Opus

Magnum Opus

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Magnum Opus

Quella che segue è un'intervista dell'aasimar Qaida dei Cinerei alla curatrice del Musée Arcane di Sigil, la medusa Magnum Opus.

Scheda: Magnum Opus


- Epiteti: no

- Razza: Medusa (planare)

- Genere: Femminile

- Età: no

- Classe: Sacerdotessa

- Divinità: Shekinester

- Allineamento: Neutrale Puro

- Fazione o Setta e grado: Segno dell'Uno

- Luogo d'origine: no

- Luogo di residenza: Sigil, Musée Arcane

- Linguaggi: no

- Nemici: no

- Segni particolari: Una sua frase tipica è "Ahimè, non posso provare una parola"


Qaida: Magnum Opus, tu sei stata a lungo considerata dai Prigionieri come un'eccentrica che tende pericolosamente ad essere sballata. Cos'hai da dire in tua difesa?

Magnum Opus: Nulla. La cantata probabilmente è corretta. Io non conosco nessun altro che si avventurerebbe volontariamente a Nessus per poi raccontare tutto di quel luogo a chiunque glielo chieda. Dissotterrare gli arcani che piuttosto il Multiverso avrebbe dimenticato è la mia passione e sarà probabilmente la mia morte, ma finora penso di essere sfuggita alla ritorsione dei babbi di cui sto esponendo i segreti. Forse è perché sono spesso fuori dalla Gabbia per affari, o nella Gabbia e quindi fuori portata, o magari è perché il mio museo è molto difficile da trovare. In ogni caso; forse sono semplicemente fortunata.

Ritratto di Magnum Opus - by AI

Qaida: Sembri a tuo agio con questo mimir. Normalmente devo ricordare ai tagliacci di rivolgersi e parlare al mimir mentre li sto intervistando.

Magnum Opus: Mi intendo di mimir. Ne possiedo circa una dozzina nel mio museo. Li uso per registrare i miei saggi e le mie ricerche; dopo tutto, sono di più gli spaccaossa che capiscono il comune parlato rispetto a quelli in grado di leggerlo per proprio conto. Inoltre, trovo i mimir utilissimi per registrare le osservazioni prese sul campo; è abbastanza simile a quello che tu stai facendo proprio adesso, con l'eccezione che i miei soggetti tendono ad essere un po' più vecchi dei tuoi.

Qaida: Hai menzionato il tuo museo. Pensi che la gente sia davvero interessata a quello che hai da dire? Dopo tutto, si tratta di cose accadute molto tempo fa.

Magnum Opus: Limitati a guardare le facce dei miei visitatori e capirai che questa è una domanda sciocca. I veri rossi sono sempre curiosi riguardo a tutto ciò che è sconosciuto, ma quando io consegno loro teorie che potrebbero rispondere alle questioni più fondamentali della nostra esistenza, sono doppiamente entusiasti di imparare. Potresti dire che l'antica storia di Baator sia morta e sepolta, ma io credo che sia importante capire come i baatezu siano arrivati ad essere quello che sono. Se capisci qualcosa, sei ancora più preparata per quando quella cosa arriverà. E forse ora è la Segnata che è in me a parlare, ma io trovo difficile credere che un multiverso che tu stessa hai immaginato possa custodire segreti che non puoi o che non dovresti apprendere. Forse è per questo che faccio quello che faccio…

Qaida: Sei stata accusata da Tripicus, l'ursinal studioso del Primario, di essere sensazionalista e di fare affermazioni senza essere in grado di offrire prove che le sostengano.

Magnum Opus: Lo sono stata, è vero. Di contro, io accuso Tripicus di essere un noioso vecchio orso. Egli sa bene che non si possono fare progressi nella teoria senza un po' di congetture. Io metto bene in chiaro con tutti i miei visitatori che non posso provare una parola di quello che offro, ma se loro avessero visto ciò che ho visto io, ti assicuro che ci sarebbe molta più fede nelle mie idee. Per la verità, sto cercando di aggiungere effetti visivi al Musée attraerso illusioni e apparizioni. Ho chiesto a Kesto Occhivivaci di darmi una mano, ma sembra che egli sia troppo indaffarato con la sua libreria. Al suo posto, mi ha consigliato di rivolgermi a un altro gnomo suo amico di nome Belbrox. Hai sentito parlare di lui? Penso che farò così, ammesso che non sia troppo costoso.

Qaida: Il tuo lavoro paga bene?

Magnum Opus: No. Non faccio pagare troppo per l'ingresso nel mio museo; sono convinta che se dei tagliacci sono abbastanza perspicaci da mettersi alla sua ricerca e trovarlo, allora meritino una pausa. Mi trovo ad avere spese abbastanza rapidamente anche per le mie spedizioni; la magia e le arti psioniche per proteggere un gruppo dai Piani più ostili e guide come il rosso Martiken Solitz purtroppo non sono economiche. Ma in fondo, chi ha mai detto che la verità non sarebbe stata costosa? La maggior parte del mio lavoro è finanziata da donazioni da parte di rossi che riconoscono la sua importanza. Essi gradirebbero restare anonimi.

Qaida: Rossi come Zadara la titanide, Marchosias Chou e Traloc lo sharn?

Magnum Opus: Mi hai letteralmente tolto le parole di mente! Questo è un potere interessante. Confido che quei nomi non viaggeranno oltre il tuo mimir.

Qaida: Tu vivi da sola nel Musée. Ti senti isolata?

Magnum Opus: Un tempo sì. Alcuni anni fa avevo preso un compagno con me ma dimenticai l'effetto che il mio viso avrebbe avuto su di lui. Certo, pagai per fare in modo che la povera zolla fosse mutata di nuovo in carne, ma egli mi lasciò poco tempo dopo. Ora indosso sempre un velo di fili dorati, a meno che io non stia facendo scappare gli intrusi! Anche se abito nel museo da sola (a eccezione dei fantasmi, ovviamente), ho molti amici a Sigil. Il caro, piccolo Julius spesso viene a trovarmi, il ramingo dei piani Soma Purusha mi presta e mi fornisce libri; a Lu Ruskin, la tiefling mercante di chiavi, piace un buon pezzo di buio, che io scambio con le chiavi che mi servono per i portali rari che individuo. Questo mi ricorda che anche Lissandra la Cercaportali paga buona grana per arcani su quei portali. C'è un'altra fonte di guadagno.

Qaida: A proposito, non te l'avrei chiesto ma lo farò, dato che hai sollevato l'argomento. Se il tuo sguardo è così pericoloso, come fai ad evitare di fare del male ai tuoi mecenati?

Magnum Opus: Ho una collezione piuttosto affascinante di statue in una delle mie gallerie. [//Ride ancora// Scherzo. Vedi il velo che mi copre la faccia? È chiamato ghoonghat. Il mio è fatto di catene dorate e ciò significa che i tagliacci sono al sicuro, fintanto che lo sistemo nel modo giusto. Però dovresti comunque venire a vedere la mia collezione di statue. Sono davvero realistiche.

Qaida: una pausa leggermente troppo lunga// Ehm, capisco che conosci la guida Voilà! Raccontami di lui.

Magnum Opus: Chiediglielo tu stessa. Egli è l'unico che sappia veramente. Come tu sai bene, io non sono una che tenga i segreti per sé, ma l'unica cosa che posso raccontarti è che egli certamente non è un githzerai. Certo, non posso provare una parola di ciò; è solo un'impressione che ho. Ma anche tu sai bene che una delle mie impressioni è buona quanto la verità, la maggior parte delle volte. Egli è anche curioso almeno quanto te, mia cara.

Qaida: C'è qualcosa su cui non osi fare ricerche?

Magnum Opus: Solo una cosa. Io non toccherò la storia della Signora del Dolore. I cieli sanno che io conosco più cose su ciò rispetto alla guida media, ma ella è una rossa che non sarà presente nel mio Musée. Perché? Penso che sia soltanto per la sua grazia che in questo momento sono ancora fuori dal Libro dei Morti. Ho sentito una cantata che dice che io sia una sua favorita ma, se è così, non me l'ha mai detto! Inoltre, una Signora ha bisogno della sua privacy, giusto? Se quelle teste pelate della Volontà dell'Uno vogliono impicciarsi e intromettersi nei suoi decreti, sono i benvenuti, ma io mi assicurerò di essere su un Piano molto lontano il giorno in cui la Signora giungerà a fermare le loro bizzarrie. Personalmente, io sono sempre stata una fazionista della corrente principale; sono i margini della Storia che mi interessano.

Qaida: Magnum Opus, grazie mille.

Magnum Opus: Il piacere è stato tutto mio. Spero che presto tu venga a farmi visita nel Musée.

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Pagine correlate

Teorie ed esplorazioni di Magnum Opus

Musée Arcane

Prospettive cosmologiche: il Piano Ordiale

Personalità collegate

Tratte dal sito "Mimir.net"

Tratte dal manuale "Uncaged: Faces of Sigil"

Collegamenti esterni: La Grande Opera in alchimia

Il nome "Magnum Opus" fa probabilmente riferimento a quella che in alchimia era nota come "La Grande Opera" (in latino, appunto, Magnum Opus). Si tratta dell'itinerario alchemico di lavorazione e trasformazione della materia prima, finalizzato a realizzare la pietra filosofale: esso è un procedimento sia interiore (spirituale) che esteriore (fisico). In questo senso, un'analogia con il personaggio presentato qui si può ritrovare nella sua continua ricerca di segreti nascosti e nella sua convinzione che la conoscenza non possa che elevare coloro che la ottengono.


Bibliografia
1. Tradotto dalla pagina Magnum Opus su "Mimir.net" - vedi la pagina.

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