Prima della Guerra delle Fazioni
Per molti secoli, la Grande Fonderia è stata il quartier generale della fazione sigiliana dei Credenti della Fonte. Fondere i minerali, purificarli con il fuoco, raffinarli estraendone il metallo e dare a quest'ultimo una nuova forma: questa serie di azioni riassume bene il lavoro che si è sempre svolto nella Fonderia ma è anche un'efficace metafora, in quanto rappresenta fisicamente la filosofia dei Divini. Questi ultimi, infatti, credevano in una graduale purificazione della loro anima (il minerale) ottenuta attraverso le sfide, le gioie e i dolori della vita (il fuoco della forgia) per giungere infine allo stato perfetto dell'essere (il metallo forgiato in una certa forma).
Descrizione
Il Distretto della Fonderia
I Divini hanno stabilito il loro quartier generale nel cuore del Quartiere Basso. Si tratta di una sezione di Sigil sudicia, con strade strette e tortuose e case e negozi malandati e coperti di fuliggine. Le zolle del posto sembrano pallide, curve e furtive; molte di loro sono artigiani intenti ad accumulare segreti del mestiere. I visitatori che chiedano ai locali la strada per la Grande Fonderia probabilmente non otterranno risposta. Solo i beoni che sono stati troppo a lungo al vicino Corso della Birreria hanno difficoltà a vedere le ciminiere di metallo lavorato che emettono fumo al di sopra della linea dei tetti. [2]
Le strade intorno alla Fonderia sono un intreccio disordinato di botteghe e taverne per lavoratori. Non sono lussuose o particolarmente pulite: quando un tagliaccio è stato alla forgia tutto il giorno, lascia sul suo percorso un sacco di sporcizia. Sia bere che comprare o vendere sono faccende serie. C’è sempre qualcuno che mercanteggia sul prezzo dei beni. [1] Un babbo non troverà nulla di raffinato, solo risorse semplici e ben fatte, in modo da soddisfare i bisogni fondamentali. [3] Anche altri affari vengono conclusi qui, perché questo è il luogo in cui i mortali e gli immondi si incontrano; i loro discorsi oscuri, però, non vengono sussurrati al di fuori di queste porte. [1]
Coloro che vivono nel Distretto della Fonderia hanno un atteggiamento pragmatico ed essenziale nei confronti della vita. I residenti dei questo distretto mangiano, dormono e respirano il loro lavoro e i suoi prodotti (in alcuni casi, in senso molto letterale). Due tipi di spaccaossa lavorano nel Distretto della Fonderia: i lavoratori e gli artigiani. Ora, anche se molti potrebbero dire che gli stessi lavoratori siano artisti, essi si distinguono volentieri dagli artigiani. La maggior parte dei lavoratori si ritrae come gente che lavora duro, tagliacci onesti che valorizzano il lavoro difficile, le opere che richiedono abilità e la franchezza. Per la maggior parte, invece, gli artigiani sono un gruppo riservato che trascorre il proprio tempo studiando (e accumulando) tecniche artigianali arcane e oscure. Si tengono fuori da paranoia e arroganza ma producono alcuni dei beni artigianali di qualità migliore che una zolla possa mai vedere. [3]
All'esterno della Grande Fonderia
Gli storditi che vedono la Grande Fonderia per la prima volta sembrano delle vere testepelate. Mentre cercano di ottenere una visione d’insieme, i loro occhi diventano grandi quanto uova fritte di vrock e girano la testa come se fosse montata sul bastone di un mocio. Questa Fonderia non è la fucina del villaggio. [2]
I due cancelli principali della Fonderia, ciascuno largo più di tre metri1, non mancano mai di impressionare uno spaccaossa. L’intelaiatura di ferro battuto è alta tanto quanto la maggior parte delle case e delle locande vicine e ogni cancello oscilla su cardini spessi quanto la coscia di un fabbro! [2]
Anche le guardie qui hanno l’aria intimidatoria. (Ovviamente, non creano troppi problemi a tagliacci con i colori dei Divini – L’Editore). E un’occhiata all’enorme acciaieria dal profilo seghettato (chiamata semplicemente “la fonderia”) annidata nel suo semicerchio di ciminiere basta per far capire che sicuramente una potente fazione gestisce il luogo. [2]
Il cortile principale della Grande Fonderia sembra tetro e sporco – una distesa di ghiaia circondata da pareti squallide e punteggiata di cumuli di pietrisco e minerale grezzo non ancora fuso. Nel giro di qualche minuto, il ruggito dei fuochi e il rintocco delle forge diventa assordante. Nonostante ciò, l’imponente massa dell’acciaieria che torreggia verso il cielo conferisce magnificenza ai suoi dannati dintorni. Questo edificio di mattoni incombe da almeno dieci piani di altezza. Enormi finestre dotate di colonnine inondano il suo interno di luce. Portali altrettanto enormi permettono a carri pieni di minerale di transitare direttamente all’interno. [2]
All'interno della Grande Fonderia
Questo è il quartier generale dei Divini. La fonderia è un complesso sporco e tentacolare di botteghe, magazzini, aree di stoccaggio e fornaci. I membri della fazione lavorano qui ininterrottamente: di giorno, la fonderia erutta fumo e vapore, mentre di notte l’intero distretto è illuminato dai suoi fuochi. I prodotti della fonderia, piccoli beni di metallo di uso quotidiano, sono la principale fonte di grana dei Divini: tutti, a Sigil e oltre, ne hanno bisogno. Tra questi oggetti sono compresi attrezzi, cardini, vasi, chiodi e qualsiasi altra cosa possa essere fabbricata con il ferro. Raramente queste merci sono raffinate e certo non sono pensate per fare sfoggio di abilità; ma sono tutte resistenti e funzionali. [1]
Trascorrere del tempo all’interno di questo edificio fa in modo che un tagliaccio cominci a pensare a Baator come ad un piacevole posto per rinfrescarsi. Fornaci dalle fauci ardenti grandi come fienili sembrano spalancarsi da ogni parte. Carrucole più grandi degli spaccaossa che le stanno usando spuntano come tsughe o cicuta gigante. Crogioli abbastanza larghi da poter fungere da vasche da bagno per un ogre sono pieni fino all’orlo di metallo fuso. Proferitori si muovono freneticamente nel calore soffocante, portando acqua da bere a chi lavora il metallo. Alcuni non durano a lungo – sembrano decidere che non sia troppo gradevole schivare gocce di acciaio bollente in un’aria più calda di un forno. [2]
Le lastre, le sbarre e gli stampi che vengono prodotti qui sono tutti versioni più piccole delle enormi e complesse opere in metallo. Pochi fabbri, primevi o planari, possono preparare un tagliaccio a lavorare il metallo liquido alla Grande Fonderia. [2]
Zena
Uno spaccaossa che faccia un giro per questi complessi, potrebbe intravedere una piccola donna tiefling alla ricerca di qualche animale che ha trovato il modo di entrare nelle acciaierie. Si tratta di Zena, una factotum dei Divini. La donna si muove sempre a rotta di collo e riesce sempre a catturare qualsiasi uccello o bestiola a cui stia dando la caccia, per poi calmare l’animaletto con qualche parola rassicurante. Purtroppo, le sue azioni non sono altrettanto rassicuranti o calmanti per le persone che la circondano. [2]
Avvenimenti rilevanti prima della Guerra delle Fazioni
Ovviamente, dato che la Grande Fonderia è il quartier generale dei Credenti della Fonte, il luogo non è privo dei suoi intrighi e conflitti. Almeno in tre occasioni diverse nel corso degli ultimi due anni, qualcuno è riuscito a sabotare i lavori nella Fonderia stessa. Ciò è stato fatto in modo tale da uccidere o ferire i lavoratori e da fermare la produzione. Sono state incolpate altre fazioni, in particolare i Cinerei e i Depressi, ma non è stata trovata alcuna prova. Qualcuno ha guardato con sospetto anche gli Anarchici. [3]
A causa di questi misteriosi attacchi, la sicurezza è alta. Guardie attente tengono fuori i visitatori e guardano con sospetto anche gli stessi lavoratori. Gli alto-rango dei Divini cercano di domare la paranoia ricordando ai membri della fazione che questo genere di cose è semplicemente parte del Grande Disegno, in quanto aiuta ulteriormente ognuno di loro a raggiungere la perfezione. Sebbene questa tattica abbia ottenuto qualche successo, ha fatto anche sì che gli stessi prima classe riuscissero ad attirare qualche sguardo sospettoso. [3]
Delegati e rappresentanti da altre fazioni e gruppi sembrano chiaramente fuori luogo quando si recano alla Grande Fonderia — a meno che non abbiano il cervello per vestirsi in modo informale. Le spie sanno sempre come vestrsi in modo appropriato, ma le spie astute cercano ad ogni costo altri incarichi, poiché infiltrarsi nella Grande Fonderia di solito comprende un sacco di duro lavoro come parte della copertura. Con la sicurezza accresciuta, il lavoro delle spie è diventato più difficile e i rischi che esse devono assumersi molto più grandi. [3]
Dopo la Guerra delle Fazioni
Sotto l’egida dei Credenti della Fonte, la Grande Fonderia produceva la maggior parte degli strumenti di metallo che i Prigionieri usavano ogni giorno ma a cui non pensavano mai veramente – attrezzi, bulloni, pali di ferro, chiodi e altri oggetti comuni. La gente del Quartiere Basso in qualche modo si era abituata allo smog e al rumore e non notava neppure più come l’edificio deturpasse l’orizzonte, sebbene si trattasse davvero di un pugno in un occhio gargantuesco e oppressivo che eruttava fumo. Ma quando i Divini hanno fatto i bagagli e hanno lasciato il borgo, la Fonderia è diventata improvvisamente silenziosa – e questo ha catturato l’attenzione di tutti. Chiaramente, qualcuno avrebbe dovuto mandare avanti le operazioni, soprattutto perché i mercanti non potevano più contare sull’importazione di oggetti per soddisfare le necessità della Gabbia. [3]
Un gruppo di lamellin ha preso il controllo della Fonderia e ha cominciato a produrre gli oggetti di cui c’era più bisogno. Di fronte ai nuovi venuti, la maggior parte della gente ha reagito semplicemente con un’alzata di spalle, per poi comprare volentieri i loro prodotti. Alcuni, tuttavia, si chiedono se i lamellin non abbiano dei secondi fini nascosti. [3]
Pagine correlate
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