Dodekàtheon o Poteri Olimpici (Olympian Powers)

Dodekàtheon o Poteri Olimpici (Olympian Powers)

"Dodekàtheon" da sinistra: Ares, Artemide, Poseidone, Apollo, Ade, Atena, Ermes, Dioniso, Era, Efesto, Zeus, Afrodite

CORO: […]
Chiamo te, per prima, figlia di Zeus,
Atena immortale,
e tua sorella, Artemide,
che governa il paese
seduta sul trono glorioso
della piazza rotonda
e Apollo, che colpisce da lontano:
mostratevi insieme e portate via il male,
come l'altra volta, quando scacciaste
quel doloroso flagello che sorgeva sulla città
venite anche adesso.

[…]

Sei tu, Ares, tu, violento,
che ora, senza lo scudo,
mi flagelli e urlando mi assalti:
tornatene indietro, corri, va' via
dalla mia terra! Nel fondo dell'Oceano
o in Tracia, che non accoglie nessuno!
Quello che la notte tralascia
il giorno lo compie:
Zeus, tu, che governi il potere
dei lampi di fuoco, fallo fuori con il tuo fulmine!

Apollo, signore della Luce, scocca
le tue frecce invincibili
dall'arco d'oro,
schierate a difesa, e le torce infuocate
di Artemide, con le quali essa
sfila sui monti di Licia.
E invoco il dio dalla mitra d'oro,
colui che dà il nome alla mia terra,
Bacco, colore del vino, che gridi evviva,
unico signore delle Menadi:
vieni con la torcia in fiamme
contro questo dio senza onore!
1

I dodici Olimpi

Il reame di Olimpo

I dodici dèi più importanti del Pantheon [4] – ma non solo loro – risiedono nel reame di Olimpo, su Arborea, dal quale il loro gruppo prende il nome. I poeti lo descrivono come un luogo di passioni sfrenate e rabbia cieca, una terra che esemplifica Arborea e la vitalità del bene. Sulle colline digradanti e nell'erba alta, i satiri insidiano le ninfe durante i loro baccanali. Templi di marmo bianco si stagliano in mezzo al verde, specchiandosi nell'acqua che lambisce pigramente la riva sottostante. I filosofi discutono ad armi alzate, i loro dibattiti sempre più incandescenti a ogni minuto che passa. [2]

Ai confini dell'Olimpo c'è un grande oceano punteggiato di isole e barriere coralline. Forti venti spazzano le acque, portando l'odore salmastro fino a terra (e spesso la città costiera di Thalassia è tormentata da streghe, piovre giganti e altre creature marine). I pastori sorvegliano le loro greggi sulle isole, e alcuni costruiscono templi in onore dei propri dèi – luoghi sacri dove concentrare il loro potere. Si batte che un gruppo di Amazzoni si sia stabilito ad Arkenos, preparandosi per il giorno in cui avranno la loro vendetta sugli uomini che le hanno offese. [2]

Il tutto suona piuttosto idilliaco? Lo è, per la maggior parte. Gli Olimpici hanno una forte vena pastorale, e traggono piacere dalla bellezza della natura e delle persone. Ma a volte gli dèi si infuriano, e allora la terra è spazzata da tempeste e venti mortali. Tutti i cuori ardono fortemente nell'Olimpo, ma nessuno quanto quelli dei poteri. Se apprezzano qualcuno, lui lo saprà. Se giudicano che sia un babbazzo, farà meglio ad andarsene – e senza darsi pena a fare i bagagli. Gli Olimpici sono gente orgogliosa, e non amano le lunghe trattative. [2]

Il reame non è tutto rose e fiori, comunque. La Madre Terra e i suoi amanti hanno creato diverse mostruosità – manticore, idre, meduse e simili – e molti dei loro discendenti continuano a dimorare nell'Olimpo. Certo, i poteri potrebbero spazzare via queste creature, ma poi come farebbero i mortali a dimostrare il proprio eroismo? Gli dèi sono consapevoli del pericolo, ma tengono comunque questi mostri in giro per mantenere i supplicanti saggi e giusti. [2]

L'Olimpo è la dimora di quasi tutti i principali dèi Greci. Fra questi, soltanto cinque membri del pantheon risiedono altrove (contando le Furie come un potere unico, e senza contare i Titani o la moglie di Ade, Persefone). Ciò significa che l'Olimpo è uno dei reami con più poteri del multiverso, ed è così che piace agli dèi Greci. Non si sono sparpagliati per i Piani Esterni come altri pantheon: la cantata è che vogliano restare pronti in caso ci sia da affrontare un'altra sfida monumentale – qualcosa di simile alla sconfitta dei Titani. Così come i Celti e i Norreni (due degli altri pantheon più potenti) essi si mantengono uniti, e da questo deriva la loro forza. [2]

Pagine correlate

Video

"Come sarebbero GLI OLIMPI in Dungeons & Dragons‬"

di Mitologicamente… Grivitt


Bibliografia
1. Tratto dalla pagina Olimpi su "Wikipedia (it.)" - vedi la pagina
2. Colin McComb, Robh Ruppel On Hallowed Ground, TSR, Inc., Ottobre 1996, pp. 114-128; le medesime informazioni sono riportate anche alla pagina Pantheon Greco su "Sigil Online" (sigilonline.altervista.org) - vedi la pagina.
3. Tratto dalla pagina Greek Pantheon su "Mimir.net" - vedi la pagina
4. Contributi da parte dello staff di Planescape.it basati sulla reale cultura e mitologia greca.

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