Arvandor

Arvandor

"Arborea - Arvandor", cartolina dei Piani Esterni - by ronamis (Michael Malkin)

Non ci sono città o quasi, in questa zona di Arborea, dove il sole dorato risplende di giorno, la luna nuota di notte in un mare di stelle e le notti sono sempre calde; qui ci sono solo laghetti, radure e alberi particolari scelti come punti di riferimento. Lo stesso pantheon elfico è meno strutturato o ordinato di quello greco. Non c’è un capo despotico da contrastare, nè un condotto perenne come quello del monte Olimpo da dover difendere e vigilare. Gli dei degli elfi non hanno bisogno di fortezze e difese e vivono a contatto con la natura, in residenze, templi e circoli di pietre più modesti e spartani, anche se non mancano palazzi nobili e meravigliosi. In Arvandor il tempo sembra scorrere in maniera scostante; chi non ha sangue elfico e si avventura tra i suoi alberi deve stare attento, perchè rischia di perdere in tutti i sensi la cognizione del tempo, e vagare per settimane ipnotizzato dalla bellezza del posto senza nemmeno rendersene conto.

Autorità di Arvandor

Le figure più importanti di Arvandor sono gli Alti Re e le Regine, i governanti di tutta la razza elfica. Scelti dai loro seguaci, gli Alti Re e le Regine non hanno tuttavia vita facile – si sa di alcuni gruppi che hanno esiliato o ucciso coloro che si rivelavano essere governanti troppo brutali o poco capaci.

Luoghi d’interesse ad Arvandor

  • Nonno Quercia è grande quasi quanto una città, ma nessun Gabbiaro farebbe l’errore di scambiarlo per una vera città – dopo tutto, non produce fumo, non ammassa folle di persone, e non puzza di fogna. Qualunque abitante di una vera città è convinto che quest’albero poco cresciuto sia poco più di un aspetto bizzarro del panorama.
  • L’Albero Pallido è, come suggerisce il nome, un albero bianco situato al centro di un bosco verde smeraldo, con foglie argentate, corteccia bianchissima e radici grigie. Molti elfi credono che abbia poteri mistici, afrodisiaci o curativi, e le sue foglie sono molto ricercate per la produzione di talismani, ghirlande, o persino come cibo. L’Albero Pallido è il centro del reame di Solonor Thelandira, una regione ricca di foreste e torrenti.
  • Hanali Celanil, la dea della bellezza e dell’amore, ha un palazzo di cristallo dallo splendore ultraterreno, al cui centro si batte si trovi la fontana incantata nota come Oroeterno (Evergold), chiamata dagli olimpici Canathas. In realtà la fonte non è sempre lì, e Hanali condivide questo tesoro con Afrodite, Sune, Freya e altre dee della bellezza.
  • Nella zona più remota del reame, vicino a un accampamento di elfi e ratatosk, si trova una delle radici dell'Yggdrasil. Sia la radice che l’accampamento prendono il nome di “il Nodo (The Gnarl)”. Sono molti comuni i viaggiatori da Alfheim, e si dice che sia la zona di residenza di Erevan Ilesere, il dio del mutamento. Alcuni Guvner teorizzano che i ratatosk siano una sua creazione, dal momento che molti sembrano adorarlo.
  • Il Portale Ruggente (Roaring gate) si trova in una gola che si apre da qualche parte nel folto di Arvandor, e conduce in una spinosa macchia di baobab nelle Terre Bestiali.
  • Ingmar Brook è una grande radura, dove si trova il portale più conosciuto che conduce ad Alfheim, su Ysgard.
  • Un tempo boschetto di piante autunnali dal colore argentato, il Bosco di Lolth (Lolth's Grove) è ora un luogo di alberi morti, dal silenzio innaturale. La fonte che sgorgava al centro del bosco è ora una palude fangosa e malsana. Questo luogo viene evitato da qualunque animale ad eccezione dei ragni, che arrivano a crescere a dimensioni tali da dover venire cacciati e uccisi regolarmente. Anche le Banshee sembrano essere comuni in questo luogo, dove i seguaci di Lolth furono sterminati e scacciati eoni fa. Il portale per Sylvania, la città portale che collega Arborea alle Terre Esterne, si trova vicino al Bosco di Lolth, cosa che rende rischioso attraversarlo senza essere preparati.

Le Isole Verdi dell'arcipelago di Arvandor - by Adam Paquette

  • Il Mare Argentato (Silver Sea) che bagna i confini dei grandi reami elfici è la patria di Deep Sashelas, il dio degli elfi marini. Molti supplicanti di questo reame sono elfi marini, altri sono pesci o delfini. Il portale per il secondo strato di Arborea si trova in fondo al mare, in una città fatta di cristallo, corallo, gemme e marmo striato di verde e e azzurro; l’acqua della zona è blu cristallina e sembra emanare un bagliore proprio; alcuni sostengono tuttavia che l’intero reame di Sashelas faccia già parte dello strato di Aquallor/Ossa.
  • Labelas Thenorean è l’Alto Re degli Elfi Grigi, e la sua corte si trova alle radici di Nonno Quercia. Il suo regno si è rivelato essere una benedizione per questa razza isolazionista di elfi, e i suoi molti figli e nipoti sono spesso consiglieri presso le altre corti elfiche.
  • Marrisa Snowplover è l’Alta Regina degli Elfi Alti, anche se è ancora molto giovane, a stento raggiunge i cent’anni, e ancora non ha un compagno. La sua corte si trova nell’Alta Foresta, nei pressi dell’Albero Pallido.
  • Almoander Shiverburn ha il ruolo di Alto Re presso gli Elfi Silvani. Questa razza particolarmente chiusa si trova nella parte più profonda e isolata di Arvandor, e convive amichevolmente con folletti e treant. I loro guerrieri a cavallo di unicorni sono giustamente temuti da tutti i giganti e i titani del piano.
  • Salasindra dell’Alga Dorata è l’Alta Regina degli Elfi Marini,e governa un regno in perenne movimento sotto le onde. I viaggiatori che hanno la fortuna di visitarlo parlano di una grande città chiamata Mallintherial, la “Casa del Cuore Viandante”. Gli elfi marini sono in ottimi rapporti con Poseidone e le altre creature marine, e Salasindra viene spesso scelta come emissario presso i Seldarine da Poseidone.
  • Iallanis (dea dei giganti buoni), l’unica divinità dei giganti rimasta su Arborea quando i Seldarine cacciarono tutti gli altri su Ysgard, vive ancora ad Arvandor, ma non viene vista di buon occhio da Corellon e gli altri.
  • Guglia di Spine [3]: nel fitto della foresta in un angolo sperduto, c’è un rovo velenoso cresciuto a tal punto da essere diventato una alta torre che sfiora le cime degli alberi millenari che lo circondano. La Guglia di Spine è diventata un modo per dimostrare il proprio coraggio tra gli abitanti di Arvandor; chi vuole mettersi alla prova tenta la scalata a mani nude. Il veleno delle spine è piuttosto potente, e compromette l’astuzia e intorpidisce i sensi, però chi raggiunge la cima sembra acquisire una certa soglia di sopportazione ai veleni.

Mappe di Arvandor

Mappa di Arvandor - by Roy Boholst

GALLERY

Le navi-corteccia, la flotta nei mari di Arvandor - by Adam Paquette


Bibliografia
1. Lester Smith e Wolfgang Baur, Advanced Dungeons & Dragons 2nd ed. Planescape – Planes of Chaos: The Book of Chaos, TSR, 1994-07 (cod. 2603)
2. Bruce R. Cordell, David Noonan, Jeff Grubb, Dungeons & Dragons - Manuale dei Piani, Wizards of the Coast e 25 edition, 2005
3. Bruce R. Cordell e Gwendolyn F. M. Kestrel, Dungeons & Dragons 3.5 - Atlante Planare, Guida del Giocatore ai Piani, Wizards of the Coast e 25 edition, 2007

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