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Affezionati lettori giugono lettere minatorie, minacce, vengono di persona a gridarci di scrivere quello che vogliono loro: vogliono tapparci il becco!
Ebbene ormai è chiaro che i nostri sospetti non sono poi tanto lontani dal vero: cosa si nasconde dietro la guerra contro Secto?
Perché vogliono tapparci la bocca?
Certo, miei tesorucci, sapete cosa mi ha detto un uccellino? Che i nostri eroi, coloro che in questi giorni si sono presi la briga di guidare la città così come cani con il gregge spaventato, vogliono distruggere l'Anello!
Sono matta? Certo, ma non al punto di far tornare in vita il tre volte maledetto Aoskar! Non fino al punto di chiamare in città, in pari numero dei tanar'ri, anche i baatezu, così da avere la devastazione sotto casa.
Pare sia questo l'intento di chi sta combattendo Secto.
Io non so se Secto sia meglio o peggio di uno di quei bravi coi quali vado in giro a sfasciar grugno di draghi o infilar vampiri di vario colore e indirizzo sessuale, ma di certo so che in città non voglio l'epicentro della guerra del sangue! Lo volete forse voi?
Perché non si è mai sentita la voce di Secto? Ve lo siete domandato?
Perché ora posso avere un'intervista con Secto vengono al giornale a minacciarmi?
Attenzione, adorati amanti miei, l'apparenza inganna!
La lettera, -non- anonima
Gentile Redazione dell'Anello,
Sono rimasto alquanto perplesso dall'ultimo vostro articolo.
Secto in vita era un Criminale, da morto non è meglio.
Egli ha portato un Esercito e ha preso con la Forza diversi edifici della nostra Città, è quindi un Invasore per definizione.
Basta andare al Mortuario per vedere gli effetti devastanti che questo Assassino sta provocando. Questo dicono i Fatti, e i Fatti, non hanno bisogno di altro per parlare.
Posso solo invitare i Cittadini di Sigil alle Armi, per ergersi contro l'Invasore, Criminale e Assassino: Secto Loylarn.
Per Sigil e Tutto il Multiverso, è l'Ora di Combattere il Balor Secto Invasore !
Non esiste il Dialogo con tali Criminali.
*Firmato*
Araxan D.Dragon
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Vendo asino che defeca grane. Discrezione. Chiedere di Bertoldo alla locanda del dito di Santalberto il Sordo.
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Marienna, ti prego, riptenditi tuo marito che è venuto a stare da me. Non metto bocca sulle vostre cose ma così non può andare avanti. I domani lo butto fuori di casa.
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